Regionali, folla per la Scoccia con Cesa e Rotondi [video]

SULMONA – L’unione della Valle Peligna e dell’Alto Sangro suggellata dalle candidature di Marianna Scoccia e Andrea Liberatore in consiglio regionale. 

Una sala gremitissima stasera al Meeting, con persone che sono dovute restare all’esterno perché persino i posti in piedi erano finiti, ha accolto la presentazione del sindaco di Prezza e del consigliere di Castel di Sangro. A loro fianco, l’onorevole Lorenzo Cesa e il segretario regionale dell’Udc Enrico Di Giuseppantonio, che hanno buttato acqua sul fuoco delle polemiche delle liste. 

“Le polemiche non mi interessano, ma so che sono già finite – ha detto Cesa – perché Marsilio è una bravissima persona e voi anche e so che si andrà d’accordo per questa regione, che ha bisogno di professionalità e competenze e non di improvvisazione o burattini. Non c’è stato alcun sotterfugio nella presentazione delle liste, ho voluto fortemente la Scoccia per le sue qualità e per le sue capacità politiche e la foltissima presenza di pubblico qui oggi mi dà ragione”. 

La conferma dei rapporti in via di miglioramento, con il simbolo dello Scudo crociato che potrebbe tornare pesto sui manifesti del candidato presidente, arriva anche da Giuseppantonio.

“Stiamo cercando di ricomporre un rapporto con Marsilio e sono sicuro che nelle prossime ore ci riusciremo – ha detto il segretario regionale dell’Udc – anche perché non c’è tempo per concentrarci su beghe interne ora, ma dobbiamo dedicarci ai problemi da risolvere”. 

Alla fine della presentazione riesce ad arrivare anche l’onorevole Gianfranco Rotondi, che rispolvera i valori della Dc e attribuisce alla Scoccia il merito e l’impegno di doverla ricostruire “perché i sondaggi non mentono e tu sarai eletta, come lo sarà Marsilio”. 

L’auspicio ad un’unione concreta tra Valle Peligna e Alto Sangro arriva da Liberatore, che rivendica il suo impegno quotidiano per Castel di Sangro e le battaglie comuni da portare a termine in difesa della sanità e dei servizi territoriali. 

La folta platea si scalda con l’intervento conclusivo della Scoccia, che apre il suo discorso ringraziando il marito Andrea Gerosolimo tra il pubblico. 

“Noi siamo l’unico vero gruppo a potercela fare – interviene – sono in sinergia con Andrea Liberatore e con lui lavorerò per il territorio, per l’ospedale (col punto nascita che è ancora aperto grazie al nostro consigliere regionale), per il tribunale e il fondamentale finanziamento al progetto Capograssi arrivato dalla Regione e il no alla Snam. E poi, tutto il mio impegno per Prezza deve essere il mio manifesto elettorale, con la convinzione di dover creare delle aree funzionali in Centro Abruzzo con rete di servizi e infrastrutture. Queste sono state settimane difficili, hanno cercato di farci fare un passo indietro, ma non solo non lo abbiamo fatto, ma ci hanno rafforzato. Due mesi fa Cesa mi ha chiesto di candidarmi e io l’ho fatto con grande forza di volontà. Su di me, purtroppo, c’è stato un veto che è arrivato da una persona di questo territorio, che io definisco infelice – ha aggiunto Scoccia riferendosi ad Antonella Di Nino – ora mancano 21 giorni alle elezioni, andiamo a vincere”, ha detto tra gli applausi. 

Prima degli interventi il moderatore dell’incontro Amedeo Fusco ha ricordato l’impegno politico della Scoccia, che comincia da quando aveva 16 anni, sottolineando la sua indipendenza politica e professionale, ricordate anche dai discorsi del presidente della Provincia Angelo Caruso, dal sindaco di Anversa Gianni Di Cesare e da due storici esponenti del Psi Domenico Taglieri e Armando Sinibaldi, che hanno rivendicato la loro presenza “perché stare qui significa avere un rappresentante in consiglio regionale per il nostro territorio”. 

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